
Settembre: riaprono le scuole. E la caccia al gender.
In qualità di Madre, titolo equipollente a una laurea in Scienze della Formazione, ho scandagliato i programmi didattici dei nostri pupilli alla ricerca delle insidie ivi nascoste dalla lobby gay.
Quando sorprenderete vostro figlio a ripassare l’esegesi di “Gelato al cioccolato”, non dite che non vi avevo avvertito.
CHIMICA
“Una famiglia di elementi è costituita da quelli che compaiono in una stessa colonna della tavola periodica”. Capite bene che da qui a “Una famiglia di elementi è costituita da quelli che si vogliono bene” è un attimo.
Madre, padre, figli, sabati all’Esselunga: di questo è fatta una famiglia. Il resto è propaganda strisciante.
FISICA
Corpi rigidi, corpi estesi, membrane che si muovono su superfici, fluidi e solidi che riempiono interi spazi tridimensionali: ci sono più allusioni in un manuale di fisica che in un brano dei Village People.
I gruppi di pressione, così, vogliono normalizzare il sesso: che ne sarà di secoli di sensi di colpa usati come contraccettivi?
ARITMETICA
Due è uguale a due. Istillare nelle nuove generazioni l’idea che ammucchiate aberranti come quindici meno tredici o peggio millecentoventisette meno millecentoventicinque abbiano egualmente diritto di essere considerate due, è una pericolosa forzatura ideologica.
Non si può essere due come pare e piace. Siamo in piena deriva #metwo.
INGLESE
Insinuatasi nel quotidiano come un virus, la lingua del pensiero unico ha il preciso obiettivo di eliminare le differenze e appiattire le qualità.
Fateci caso: in inglese gli aggettivi non sono declinabili al maschile o al femminile, c’è un subdolo terzo genere neutro, ma soprattutto è impossibile comunicare a un amico che gli si vuol bene senza passare per ricchione: tocca dirgli “I love you”.