
Sono un cerchio. Sono finito. Sono completo. Mi basto. Ti devo bastare. Sono al centro.
Beh? Cos’è quell’espressione supponente?
Lo so che hai studiato e ti piace dirti che fai un lavoro di concetto. Guarda che tutto quello che succede nei quartieri alti, dentro la tua preziosissima testolina, prima o poi passa anche di qui e non di rado si spinge anche più in basso. Quindi, meno arroganza.
Cosa credi, quando fai l’amore lo vedo il trambusto di brividi e scintille che risalgono la corrente pronti a metterti in disordine il cervello.
Talvolta ti sorprendo a guardarmi. È cosa buona e giusta. Che importa se avvitata su te stessa ti perdi le cose che accadono intorno? Non pensare ai governi da sbarco e ai disperati nei porti. Io ti riporto dritta al punto. Un punto pieno e tondo. Il punto è che io sono il tuo Dio. Punto e basta.
Non affannarti, restiamo sul divano, vediamocela tra noi. Fatti un selfie che poi contiamo i like.
E ora che fai, scrivi?
Parli di me?
Ecco, brava. Così si ragiona.