Tagpolitica e società

Le parole non sono

Le parole non sono immobili: rotolano sulle lingue, si impregnano del contesto su cui planano, cambiano colore. Le parole sono imprevedibili.

Le parole non sono vuote: nemmeno quelle apparecchiate per convenienza o improvvisate dentro un imbarazzo. Tutte dicono, anche ciò che dissimulano.

Le parole non sono limpide: le macchiamo con le nostre velleità, le usuriamo come bandiere lasciate troppo al sole. Ci arrivano distorte dal rumore di fondo del pregiudizio.

Le parole non sono deboli: “addio” inaugura distanze, “chissà” socchiude la speranza, “però” è un’inversione a u, “noi” avvicina o divide di netto.

Le parole non sono esclusive: lo diventano nelle teste, nei proclami, nei programmi. Vibrano quando appartengono a tutti, splendono se danzano sulla scena.

Elezioni da Oscar: se i nostri politici fossero film

LA FORMA DELL’ACQUA
La pellicola racconta il legame inusuale tra il popolo italiano – cieco, sordo e muto – e una strana creatura da crociera, mezza uomo e mezza spot pubblicitario: Silvio Berlusconi. Apparentemente immortale e avido di carne fresca, l’essere misterioso ingaggerà con l’Italia un lungo tira e molla, tra avvisi di garanzia e serate eleganti dove a tirare sarà soprattutto il suo belino.

L’ORA PIÙ BUIA
Il film traccia il ritratto intimo di un politico di caratura internazionale, capace di cambiare le sorti di una generazione e dell’intera storia: Luigi Di Maio. Il genere è dunque fantastico.
Il racconto si snoda tra i banchi di scuola di un liceo napoletano, negli anni ’90, e restituisce il tormento interiore che affligge Luigi durante i sessanta minuti più difficili del lunedì: l’ora di italiano.

CHIAMAMI COL TUO NOME
La storia dell’amore omosessuale, omonimo e omologo tra il carismatico Matteo Renzi e il carismatico Matteo Renzi. L’arrivo di Paolo, conturbante e bellissimo, sembrerà spezzare l’incanto, ma solo per un attimo.
Perché le grandi passioni non si fermano di fronte a un rifiuto. Nemmeno quando è referendario.

TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI
Una donna orchestra una scenografica campagna di protesta contro chi ha violato ciò che possiede di più caro: l’amor di patria.
Lei è una biondissima Giorgia Meloni, lui il prototipo dell’attaccabrighe: un diafano egittologo.
Comincia una guerra senza esclusione di colpi di sole, aggravata da un dramma nel dramma: Giorgia, infatti, invecchia mentre la foto sui manifesti ringiovanisce al posto suo.

DUNKIRK
Dopo l’invasione del nostro Paese da parte dei neri, migliaia di italiani si sono ritirati sulle spiagge e ora sono circondati da un minaccioso esercito di nigeriani. La Lega tenta di evacuare i connazionali mobilitando un grande numero di imbarcazioni civili.
Il film è tratto da una fake news postata da Matteo Salvini su Twitter.