Tagfestività

Il fantasma dell’anno passato

2020

La sera del 31 dicembre, mia madre e mio padre hanno deciso di guardare online il messaggio di fine anno di Sergio Mattarella. Nei momenti difficili occorre compattarsi intorno alle istituzioni, farsi comunità, ritrovare la solennità di certi riti collettivi, eccetera.
Mentre il paciosissimo Presidente della Repubblica parlava, nei miei genitori montava l’indignazione.
Ma perché non fa alcun riferimento alla pandemia? Come mai ringrazia gli astronauti e non i medici? Sta ignorando le sofferenze di tanti italiani! E per finire cosa fa? Augura a tutti un buon 2020! Che figuraccia…

La sera del 31 dicembre, mia madre e mio padre hanno deciso di guardare online il messaggio di fine anno di Sergio Mattarella. Ma era quello del 2019.

Ecco. Oltre ad aver confermato la stima per l’allegro duo che mi ha messa al mondo, questo episodio mi è sembrato un modo assai puntuale e tragicomico per chiudere il 2020: l’anno che tutti vorremmo azzerare e riscrivere in modo totalmente differente.
366 giorni che mi hanno tolto una zia, una nonna, il mio caro medico di famiglia, il fiato, talvolta il senno. Ma non il lavoro, ed è già molto, me ne rendo conto.

Questa settimana i bimbi sono tornati a scuola, gonfi di cioccolato e vizi natalizi. Io ho dismesso la divisa da vacanziera (tuta, mollettone, libro) per indossare quella da smart worker (tuta, mollettone, computer). Sono in fibrillazione per il nuovo inizio? Macché. Il succo a questo giro non era tanto dare il benvenuto al 2021, ma il benservito al 2020. Mantengo basse le aspettative, avanzo guardinga.

Sommersa dai calendar e dalle videoconferenze in ciabatte, immagino quest’anno disgraziato alle prese con un passaggio di consegne da incubo. Ha tutti gli occhi addosso, l’ansia da prestazione è alle stelle e la sua agenda dev’essere qualcosa tipo:
Chiamare la democrazia americana per sentire se sta bene.
Vaccinare SETTE MILIARDI di persone ASAP.
Ci sono 900 messaggi senza risposta dalla Bosnia. Continuare a ignorarli?
MEMO: spegnere il riscaldamento globale prima di uscire.

2021, ti aspettano grandi sfide, scusa se ti abbiamo accolto malamente. Siamo stanchi, disillusi, spesso tristi. Facciamo così: tu prova a mettercela tutta, noi aggiungeremo la nostra parte.
E se le cose non dovessero andare secondo i piani, potremo sempre dare la colpa all’anno precedente.

Il fantasma del Natale prostrato

Il Natale ai bimbi buoni
porta doni e convulsioni.
Capodanno, che entusiasmo,
porta pure il broncospasmo.

La Befana vien di notte,
dei tuoi piani se ne fotte:
mette un virus nel calzino,
salta il viaggio per Berlino.

E poiché questo è l’inizio,
tieni chiuso ogni orifizio:
la fortuna ha pronto un dardo
da scagliare il 4 marzo.